Nel secondo capitolo del libro “Le parole sono finestra [oppure muri]“, Marshall Rosemberg, prima di approfondire i tema della Comunicazione Non Violenta, individua le 5 forme di comunicazione Violenta.
Giudizi
La prima forma di comunicazione Violenta è data dai giudizi:
- Sei scorretto
- Sei stupido
- Hai sbagliato
Paragoni
La seconda forma di Comunicazione Violenta è rappresentata dai paragoni:
- Tua sorella è più brave di te
- Il tuo collega è molto più competente di te
- Le mie riunioni sono molto più interessanti delle tue
sono tutti esempi di paragoni
Negare la responsabilità
La terza forma di Comunicazione Violenta è dovuta al negare le proprie responsabilità:
- Ho fatto così perché me lo ha detto il capo
- Si fa così perché questa è la regola
- Fumo perché lo fanno tutti
Non ci assumiamo la responsabilità delle nostre sensazioni e delle nostre azioni e scarichiamo la colpa all’esterno.
Pretese
La quarta forma di CV si manifesta sotto forma di Pretese:
- Pretendo che tu svolga questo compito
è una forma di comunicazione spesso legata ai comportamenti autoritari.
Meriti & Punizioni
Infine la quinta forma di Comunicazione Violenta, meriti e punizioni:
- visto il tuo impegno, non penso che tu non ti meriti questa giornata di ferie
Da dove nasce la Comunicazione Violenta ?
Interessante il processo inconscio che Rosemberg ci descrive nella creazione della Comunicazione Violenta. Secondo Rosemberg le 5 forme di Comunicazione Violenta nascono quando i nostri bisogni o nostri valori non vengono soddisfatti.
Se un nostro bisogno non viene soddisfatto proviamo una sensazione spiacevole; inconsapevolmente tendiamo a scaricare la colpa di questa sensazione spiacevole all’esterno cercando il colpevole e categorizzandolo con un giudizio, un paragone, negando la responsabilità, adducendo pretese o assegnando meriti e punizioni.

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